I climatizzatori per la casa, soprattutto se quest’ultima è situata all’interno di un centro storico, possono provocare non pochi problemi: in Italia infatti esistono delle norme molto restrittive, emanate con lo scopo di evitare di deturpare la bellezza di luoghi considerati artistici.
E non è tutto: i proprietari, o gli inquilini, che decidono di installare climatizzatori in un condominio posto all’interno di un centro storico senza avvertire il Comune, possono andare incontro non solo ad una richiesta di rimozione, ma anche a multe salatissime.
Come effettuare in questo caso la scelta del condizionatore e come capire se, quello che l’utente ritiene il miglior climatizzatore, può essere installato o meno nella sua abitazione?
Climatizzatori nei centri storici: cosa prevedono i regolamenti comunali?
Se gli edifici sono privi di vincoli (quindi storici-architettonici o documentali), è ammessa l’installazione di
condizionatori con un’altezza inferiore al metro e ottanta.
In questo caso non si dovrà chiedere alcun tipo di abilitazione.
Se invece il condominio, o la casa, si trova in una zona che è considerata di notevole valore
paesaggistico, il proprietario dovrà richiedere l’autorizzazione paesaggistica.
Da ultimo, ma non meno importante, se l’installazione dei climatizzatori avviene all’interno di un
condominio vincolato, in questo caso l’amministratore del palazzo dovrà sottoporre la richiesta alla
Sopraintendenza del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali al fine di ottenere la relativa
autorizzazione.
Attenzione però: in alcuni comuni, come ad esempio in quelli toscani, potrebbe essere stato emanato il
divieto assoluto di collocare climatizzatori, cavi elettrici o altri apparecchi in vista.
Per questo motivo, prima di procedere con la scelta del climatizzatore, è meglio informarsi presso il
proprio Comune quali sono le regole vigenti in materia e se, in alternativa, è possibile installare un
climatizzatore monoblocco o altri dispositivi analoghi all’interno del palazzo.
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