Il deumidificatore è un elettrodomestico molto utile per liberare la propria casa dall’umidità e purificare l’aria però è importante che questo venga acceso in particolari momenti della giornata.

I vari modelli di deumidificatore

Esistono modelli fissi e modelli portatili e, in base al loro funzionamento, si dividono anche in:

deumidificatori essiccativi che deumidificano gli ambienti grazie a materiale essiccante;
deumidificatori refrigerativi ovvero quelli in cui l’aria aspirata con la ventola viene deumidificata con il contatto con l’aria fredda del circuito refrigerante interno.

Come detto, anche se questo elettrodomestico è molto semplice da utilizzare (fra l’altro dopo l’acquisto lo si può installare anche da soli), è bene fare attenzione a quanto e quando utilizzarlo.

Se infatti nel primo giorno di utilizzo il deumidificatore dovrà essere acceso per un giorno intero (così da eliminare tutta l’umidità creatasi), nei giorni successivi dovrà rimanere acceso solo le ore necessarie per portare l’umidità ad un valore tra il 40 e il 50%, di solito un paio di ore.

Proprio perché, se è vero che l’aria troppo umida può favorire l’insorgere di asma e fastidi connessi al respiro oltre che muffe e odori sgradevoli in casa, allo stesso modo anche l’aria troppo secca può risultare dannosa.

In linea di massima, il deumidificatore è un elettrodomestico “intelligente” che, grazie al suo igrometro, non scende mai al di sotto di una certa soglia detta di sicurezza e quindi, quando l’umidità minima viene raggiunta, si spegne da solo.

Però, non è comunque consigliabile tenerlo acceso di notte proprio perché l’aria potrebbe diventare troppo secca.

E, secondario, si potrebbe venire disturbati dal rumore dell’elettrodomestico (anche se i modelli di ultima generazione sono silenziosi).

Quindi, se proprio necessario, è meglio accenderlo un paio d’ore prima di andare a letto.

Inoltre, meglio non utilizzarlo nelle ore notturne nella stanza di neonati e bambini per evitare conseguenze sulla loro salute,