Bonus condizionatori 2022: cosa cambia?


Bonus




Anche nella Legge di Bilancio 2022 sono stati confermati i bonus condizionatori per l’installazione di nuovi climatizzatori o per la sostituzione di apparecchi poco efficienti.

Le agevolazioni condizionatori sono abbastanza semplici da ottenere, ma occorre verificare tutti i requisiti tecnici obbligatori e affidarsi a professionisti seri in grado di aiutarci a presentare la richiesta, avvalendosi anche della consulenza di professionisti abilitati.

Sono infatti in continuo aggiornamento le misure di contrasto alle truffe sulle agevolazioni fiscali che introducono nuova documentazione ed accertamenti da presentare per ottenere i bonus condizionatori, come il visto di conformità e l’asseverazione tecnica introdotte con il decreto anti-frodi di Novembre 2021 o le limitazioni alla cessione del credito introdotte con il decreto sostegni ter.

Nuovi obblighi con le misure anti-truffa

Per prevenire abusi e pratiche fraudolente delle imprese che non operano correttamente sul mercato dell’efficientamento energetico, a partire dal 12 novembre 2021 sono stati introdotti gli obblighi di asseverazione e accertamento di conformità per usufruire della cessione del credito e sconto in fattura, anche sui bonus minori (diversi dal 110%).

Se infatti da una parte queste agevolazioni, usate in alternativa alla classica detrazione fiscale in 10 anni, sono molto vantaggiose e consentono di monetizzare subito le detrazioni, d’altra parte hanno allargato la platea di chi può fruirne, estendendola anche a quelle categorie che sono di fatto incapienti.

Affidandosi ad un’impresa seria, in possesso di certificazione F-Gas, sarà molto semplice installare il condizionatore ed allo stesso tempo:

  • certificare la congruità delle spese,
  • verificare gli aspetti tecnici,
  • presentare la documentazione corretta per accedere alle agevolazioni fiscali;

tuttavia occorre verificare molto bene le referenze della ditta installatrice e mettersi al riparo dalle sanzioni amministrative e dal rigetto della richiesta bonus per l’installazione condizionatori.

Cessione della detrazione e sconto in fattura condizionatori

Con l’introduzione del decreto sostegni-ter, dal 27 gennaio 2022, ci sono anche delle nuove limitazioni per le ditte che effettueranno lo sconto in fattura e potranno effettuare una sola cessione del credito, oltre lo sconto, non ammettendo ulteriori successive cessioni. (Articolo 28 D.L. 4/2022)

Le modifiche alla disciplina delle cessioni dei bonus edilizi, contenuta nell’art. 121 co. 1 del DL 34/2020, in sostanza prevedono, oltre allo sconto sul corrispettivo, una sola cessione del credito d’imposta.

Il decreto “Sostegni-ter”, è stato pensato con una disposizione di carattere transitorio per consentire in ogni caso “una ulteriore cessione” a terzi per quei “crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati precedentemente oggetto di una delle opzioni di cui al comma 1 dell’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020”. Sono nulli invece tutti i contratti di cessione conclusi in violazione della nuova disciplina recata dal co. 1 dell’art. 121 del DL 34/2020 e/o della norma transitoria di cui al decreto “Sostegni-ter”.

 

In quali bonus rientra il condizionatore?

La sostituzione del condizionatore dà diritto al 50% di sconto con il bonus casa o ristrutturazioni, e/o mobili ed elettrodomestici, e può essere portato in detrazione in 10 anni, oppure monetizzato subito con formule di cessione del credito o sconto in fattura.

La ristrutturazione dell’alloggio non è un vincolante per ottenere il bonus condizionatori, basta infatti dimostrare di aver sostituito il vecchio condizionatore con uno di classe energetica superiore, anche senza ulteriori lavori edili.

Per quanto riguarda l’Ecobonus al 65% il condizionatore può rientrare solo se utilizzato come pompa di calore, mentre è veramente impossibile che rientri da solo nel superbonus 110%.

I soli casi in cui il bonus condizionatore rientra nel superbonus sono quelli in cui siano già previsti degli interventi trainanti strutturali, che garantiscano il salto di due classi energetiche dell’edificio, ed estendano le agevolazioni 110% anche al condizionatore.

Rimane valido che la detrazione naturale e propria spettante per l’acquisto di un nuovo condizionatore è pari al 50%, che diventa 65% nei soli casi delle pompe di calore ad alta efficienza che ricoprono sia la funzione di climatizzatore invernale che estivo.

Conviene installare un condizionatore?

Mantenere costante la temperatura degli ambienti è un prerequisito indispensabile per assicurarsi il risparmio energetico in casa. I climatizzatori, in questo senso, si sono evoluti parecchio e non rinfrescano solo l’ambiente, ma hanno funzioni accessorie importantissime per: deumidificare, ionizzare e sanificare l’aria ed addirittura riscaldare gli ambienti, nel caso delle pompe di calore.

Il climatizzatore è quindi sempre un’ottima scelta, ma occorre organizzare l’installazione per tempo ed evitare di ripiegare in piena estate su un condizionatore portatile.

Per rinfrescare un’intera abitazione o ambienti ampi, come la zona living soggiorno, è consigliabile installare un impianto fisso ed analizzare la metratura e la planimetria per installare il giusto numero di split.

Un professionista capace però non si limiterà a quest’analisi frettolosa, ma terrà conto anche dell’isolamento termico dell’abitazione, l’esposizione solare della casa e le esigenze di comfort del nucleo familiare.

Questo consentirà di calcolare anche la potenza effettiva di raffreddamento di cui avremo bisogno per comprare il condizionatore con il giusto numero di BTU ( 9.000 BTU/h, 12.000 BTU/h, 18.000 BTU/h etc) ed optare magari per un modello inverter, che ottimizza al massimo i consumi e limita gli sbalzi termici.
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