I punti luce servono per avere la giusta quantità di luce in casa, ovunque serva. Punti luce possono essere lampade da terra, lampade a sospensione, faretti o altri corpi illuminanti posizionabili in casa. L’illuminazione è fondamentale quando attrezziamo un’area studio per i bambini.

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Scegliere l’illuminazione corretta

Per poter scegliere quali punti luce utilizzare, è bene studiare attentamente la propria casa e valutare, stanza per stanza, dove sarebbe opportuno posizionarli. Dato che per punti luce si intendono anche le prese e gli interruttori, bisognerà tener conto anche di questi.

Un esempio chiarirà il tutto: in una stanza come la camera da letto, di solito, viene posizionato un lampadario centrale a sospensione, le lampade sul comodino (due), almeno tre prese e almeno tre interruttori.

Di solito, infatti, oltre al lampadario centrale, ce n’è anche un altro a terra oppure dei faretti sulla testiera del letto.

In totale, dunque, si arriva a nove punti luce.

I punti luce possono essere di diverso tipo:

la luce diffusa, ovvero il corpo luce che illumina tutta la stanza e che di solito si utilizza nella zona living e nella camera da letto. Si può creare anche inserendo dei faretti incassati nel soffitto o dei faretti LED direzionabili.
La luce indiretta, utilizzata nei corridoi e nei disimpegni proiettando una luce diretta sul muro.
La luce mirata, preferibile in zone come la cucina (dove verrà direzionata sul piano da lavoro o sul tavolo da pranzo) ed è realizzabile con lampade a sospensione o con dei faretti dal fascio di luce diretto. Si possono anche posizionare dei fasci di faretti LED sotto ai pensili in prossimità del piano di lavoro.

Nella zona relax, dove si guarda la TV o si legge, meglio preferire delle luci che non affatichino la vista come delle lampade a luce diffusa da posizionare a terra oppure dei faretti nel muro vicino la TV. Infine, nel bagno, sicuramente è da prevedere un punto luce sullo specchio (ad esempio dei faretti laterali).