Il termoconvettore serve per riscaldare l’ambiente domestico sfruttando il fenomeno della convenzione termica (ovvero lo stesso che si verifica con un classico termosifone a parete). L’aria fredda dell’ambiente, a contatto con la fonte di calore, si riscalda diminuendo di densità e salendo verso l’alto.

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L’estetica del termosifone elettrico

Esteticamente, questi termoconvettori diventano sempre più belli ed eleganti da vedere perché sono realizzati in metallo o plastica oppure con pannelli in vetro (da appendere alle pareti come se fossero dei quadri).

Può essere sfruttato in tre modi, in base al modello scelto: mediante elettricità, ad acqua o a gas. Inoltre, essendo portatile si potrà collocare dove si vuole o spostarlo di stanza in stanza. A differenza di un classico termosifone, non è necessario accendere la caldaia perché questo è un dispositivo indipendente in cui si può impostare la temperatura e il timer mediante un pannello di controllo oppure un telecomando.

I costi molto convenienti

Si riscalda in pochi minuti e costa dai 30 euro (per i modelli più piccoli) fino ad oltre i 600 euro (per quelli dalle prestazioni più alte). Allo stesso modo, un’altra pratica soluzione è il termosifone elettrico che sfrutta delle resistenze elettriche per riscaldare. Per la sua facilità di installazione e di utilizzo, si presta bene ad essere utilizzato in un monolocale oppure in case di montagne (quando si voglia rafforzare l’impianto di riscaldamento che già si ha).

Ancor, può essere utilizzato per riscaldare una singola stanza oppure in ufficio o in un negozio.

Ciò che è certo, è che il termosifone elettrico non fa risparmiare sulla bolletta, anzi avviene per lo più il contrario. Quindi, entrambe queste soluzioni sono in realtà alternative all’uso del termosifone classico (in ghisa ad esempio) a parete e sono l’ideale per riscaldare degli ambienti medio-piccoli anche perché sono poco ingombranti, belli da vedere e funzionali.