Il punteruolo rosso è un insetto di origine asiatica che è arrivato in Italia con l’importazione delle piante del cocco.

È noto soprattutto per i danni che causa alle palme: purtroppo ci si accorge che la pianta è stata infestata quando ormai si trova in uno stadio già avanzato e sono visibili malformazioni alle foglie, troncature all’apice e incisioni ai margini, caduta delle foglie e così via.

Con il progredire dell’infestazione

Con il progredire dell’infestazione si ha la distruzione dell’intera pianta, il collasso della chioma, che perde la sua simmetria e assume la forma cosiddetta ad “ombrello aperto” e la palma non è più recuperabile ma andrà abbattuta.

Il punteruolo rosso è facilmente riconoscibile per il suo colore rosso ruggine e le piccole macchie nere sul torace, le sue sei zampe e le ali striate e di colore più scuro rispetto al resto del corpo.

Una volta riconosciuto, si può combattere ed eliminare in vario modo.

Distruzione delle piante colpite rivolgendosi a ditte specializzate che effettueranno: cippatura/triturazione, bruciatura, interramento
Lotta chimica, utilizzando insetticidi come il Reldan 22 della Bayer Garden con il principio attivo clorpirifos-metile sciogliendo 25 ml di prodotto in 5 litri di acqua. Oppure il Kohinor Plus Palme Tris distribuito dalla Makhteshim-Agan-Italia, a base di imidacloprid-7,1 + ciflutrin 2,4 che va impiegato alla dose di 6 ml ogni 5 litri d’acqua per piante che hanno un fusto alto fino a 3 metri e alla dose di 12 ml ogni 10 litri d’acqua per le palme con fusto più alto di 3 metri
Lotta biologica, utilizzando il nematodi entomopatogeni, nello specifico, il Steinernema carpocapsae, un antagonista naturale del punteruolo rosso che si comporta da parassita attaccando le larve di punteruolo così da arrestare il ciclo biologico all’origine ed evitare che cresca e possa infestare le piante.