Per risparmiare il gas e affrontare le stagioni più fredde senza problemi, il Governo ha tracciato delle misure di controllo e un piano per gestire la situazione. Da ottobre i termosifoni dovranno essere abbassati di un grado in tutti gli edifici pubblici, ma anche nelle abitazioni private.

Si passa da 20 gradi a 19, obbligatoriamente

Ma cosa succede se non si abbassa la temperatura? Ci saranno dei controlli?

Negli edifici pubblici, uffici e scuole, il termostato, come anticipato, sarà obbligatoriamente regolato a 19 gradi, così come negli uffici privati e statali che saranno controllati.

La regola vale anche per le abitazioni private e ciò non esclude che quindi ci saranno controlli anche nella case.

Probabilmente sarà la Polizia locale ad effettuare i controlli sopratutto nelle abitazioni con riscaldamento centralizzato e saranno gli amministratori di condominio a monitorare la temperatura.

In ogni caso i controlli saranno random sia negli edifici, pubblici o privati, che nelle scuole ma anche negli uffici privati o nelle abitazioni.

Se dopo i controlli ci si renderà conto che la temperatura non è stata abbassata, ci saranno ovviamente delle multe da pagare anche se per ora informazioni a riguardo non sono note o si sapranno dal prossimo decreto.

Di sicuro ci saranno spot e campagne per sensibilizzare sul tema del risparmio energetico.

Quindi l’aspetto più importante da prendere in considerazione è proprio questo: portare la temperatura a 19° non è un “capriccio” ma una misura importante per fare qualcosa di concreto e risparmiare il gas.

I controlli ci saranno ma è impensabile ed impossibile pensare che la Polizia locale o altro ente preposto possa controllare tutte le case e tutti gli uffici, dunque il controllo avverrà a campione.

Non si sa a quanto ammonteranno le sanzioni per chi non rispetta le regole ma di certo è importante seguirle per dare il proprio contributo concreto.
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