Quando decidiamo di ristrutturare la nostra abitazione, possiamo prendere delle decisioni che miglioreranno la qualità della vita. Tra queste decisioni, ad esempio, citiamo il controsoffitto come soluzione. È un ottimo modo per avere numerosi benefici, risparmiare sul riscaldamento e sul raffreddamento e molto altro.
In fase progettuale, abbiamo piena scelta sul suo materiale, a patto che sia leggero. Il controsoffitto sarà realizzato a pochi centimetri dal soffitto originale, creando un’intercapedine tra i due punti.
Di seguito vi elenchiamo tutti i benefici di questa istallazione, per aiutarvi a comprendere la sua utilità. Nel prossimo paragrafo vi parleremo dei due materiali più comuni, ovvero il legno e il cartongesso.
- Previene inquinamento acustico e termico;
- Aumenta il design degli ambienti;
- Nasconde un soffitto vecchio o impianti di canalizzazione e idrici.
È meglio il legno o il cartongesso per il controsoffitto?
I legni più diffusi per la sua realizzazione sono il castagno, il rovere, l’abete e il larice. I pannelli di legno saranno fissati grazie ad alcune barre in acciaio. Il grande vantaggio del legno è che ci consente di riscaldare al meglio la casa e previene la dispersione di calore.
Ovviamente, il legno è anche piuttosto bello da vedere. Se vi piacciono le case rustiche, con un tocco di romanticismo e di calore, il legno è sicuramente una delle scelte migliori.
Tuttavia, l’unico grande problema del legno è la sua manutenzione. Dovrete costantemente monitorarlo per prevenire anche una diffusione di termiti. E il costo della manutenzione è certamente più elevato rispetto al cartongesso.
Il cartongesso è utilizzato dall’edilizia leggera ed è un misto di carta e di gesso. I suoi pannelli saranno montato con alcune strutture di metallo e sistemi di sospensione. Ci troviamo di fronte al materiale più indicato per prevenire l’inquinamento acustico e termico. Purtroppo, rispetto al legno, il controsoffitto in cartongesso ha dei tempi di realizzazione più lunghi.
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