Quando si acquista un impianto Hi-Fi, uno dei dubbi riguarda la sua installazione. Di solito un impianto è formato da un amplificatore e da un insieme di casse che funzionano con la tecnica PA a 100 Volt e quindi possono essere collegati in parallelo utilizzando i trasformatori integrati nei diffusori.

Hi-Fi e filodiffusione

I cavi di collegamento tra le casse e l’amplificatore dei cavi di potenza vanno collegati in questo modo: il rosso, che è il polo positivo, all’uscita 100 V dell’amplificatore mentre il nero, che è il polo negativo, va collegato all’uscita COM dell’amplificatore.

Se si vuole collegare anche una fonte audio, ci vorrà un cavo RCA – mini Jack da collegare all’ingresso AUX.

Quindi per filodiffusione si intende un sistema audio che consente di riprodurre musica diffusa tramite l’ausilio di vari diffusori, collocati all’interno o all’esterno di un locale, comandati da un amplificatore.

Grazie ad una serie di diffusori interconnessi tra loro è possibile diffondere la musica in ambienti interni ed esterni, utilizzando appunto la filodiffusione.

Tantissime sono le soluzioni per creare un sistema di filodiffusione: ad esempio utilizzando filodiffusori incassati, diffusori da parete, audio multiroom, sistemi a sospensione oppure anche l’audio da giardino.

Oggi la filodiffusione è ancora molto utilizzata, anche nei supermercati, ad esempio, quando si riesce ad ascoltare la stessa musica in ogni corridoio che si percorre. Anche in casa, quando si vuole avere un’acustica migliore, ad esempio quando si guarda un film o una serie TV, potrebbe essere una buona soluzione.

Oppure, un’altra alternativa è quella di acquistare un impianto Home Theatre in cui appunto sono collegati fra loro amplificatore e casse, alcune volte anche in modalità wireless, ma è pur certa la presenza di cavi anche in questa soluzione.
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