L’energia geotermica è una fonte da cui si può ricavare energia rinnovabile. La geotermia, in particolare, sfrutta il calore presente nella crosta e nel sottosuolo del pianeta per produrre energia elettrica. Trovare metodi alternativi farà si che ci sia un risparmio anche sulle bollette elettriche.

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La temperatura del suolo aumenta man mano che si scende

Questo è possibile perché la temperatura del suolo aumenta man mano che si scende in profondità, registrando un incremento di 3° ogni 100 metri e le acque sotterranee, a contatto con rocce ad alte temperature, si trasformano in vapore.

Così, l’energia termica accumulata nel sottosuolo fuoriesce sulla superficie terrestre attraverso vettori fluidi, quali acqua e vapore. È considerata una fonte di energia rinnovabile anche perché il suo ottenimento avviene in assenza di processi di combustione e ciò contribuisce alla riduzione delle emissioni di inquinanti e di CO2 in atmosfera.

Fra i vantaggi di questa energia c’è in primis il fatto che la produzione è continua a prescindere dalle temperature esterne, dalle condizioni meteorologiche e dall’alternanza giorno-notte.

Inoltre è la fonte che riesce a produrre la maggiore quantità di elettricità.

Come se non bastasse, gli impianti geotermici sono silenziosi, non creano problemi acustici e non emettono anidride carbonica e polveri sottili.

Per la sua “estrazione” esistono tre tipi di centrali geotermiche:

a vapore secco, in cui il vapore è estratto dalle fratture presenti nel terreno ed utilizzato per azionare una turbina
flash, che trasformano l’acqua bollente e ad alta pressione in acqua più fredda e a bassa pressione
binarie, in cui un fluido con il punto di ebollizione inferiore rispetto a quello dell’acqua viene fatto scorrere a fianco a questa che lo trasforma in vapore che andrà ad azionare una turbina.

Infine, gli scarti di produzione vengono rimessi in circolo grazie al riciclo del vapore prodotto e l’assenza di processi di combustione riduce al minimo la necessità di interventi di manutenzione sugli impianti.
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