Il lettino per neonati può essere utilizzato sin da quando il bambino è neonato adottando gli opportuni riduttori (anche se è consigliabile che dorma nella culla durante i primi mesi di vita, idealmente i primi sei, e si passi al lettino successivamente). Diversi i modelli in commercio da valutare per arredare la cameretta dei bambini.

Tabella dei contenuti

Con i riduttori comunque è facile

Con i riduttori comunque è facile, appunto, ridurre lo spazio interno del lettino e adattarlo alla dimensione del bimbo e in questo modo si potrà utilizzare il lettino sin da quando il bambino è davvero molto piccolo.

Le dimensioni di un lettino standard sono 60×120 cm ma ce ne sono anche di più grandi. Ci sono poi diversi tipi di lettini (e il prezzo ovviamente varierà in base al modello scelto):

estensibile: si allunga tramite un sistema di scorrimento di alcuni binari posti al di sotto della rete (costo, fino a 300 euro)
con cassetti: i cassetti, di solito due, vengono posizionati al di sotto della rete e sono molto utili per riporre le coperte oppure i corredini (costo, circa 150-200 euro)
con le ruote: lo rendo comodo da spostare da una stanza all’altra (costo, dai 100 ai 200 euro)
a dondolo: per mezzo di un sistema oscillante, il lettino può anche simulare il movimento della mamma che culla il bambino, conciliando il sonno (costo, dai 100 ai 200 euro).

Anche il materiale è importante da valutare: di solito si tratta di legno (in questo materiale i lettini costano dai 150 ai 200 euro). Meglio evitare materiali che contengano pitture, vernici o decorazioni che abbiano al loro interno piombo e che quindi siano tossici.

Nella scelta comunque optare per lettini con:

sponde alte almeno 60 cm (per evitare cadute);
distanza tra le sbarre compresa tra 6 e 7,5 cm (per evitare che la testa del bambino resti incastrata in una sbarra);
robustezza e assenza di spigoli vivi (meglio preferire delle finiture lisce ed evitare la presenza di viti o chiodi sporgenti).