Il Natale è appena passato, uno dei periodi più belli e sentiti dell’anno, specialmente per i bambini. Pranzi, cenoni, Capodanno, giretti ai mercatini natalizi, pietanze succulente… insomma, il periodo natalizio è davvero suggestivo e dona felicità con la sua atmosfera. Oggi, però, parleremo dell’ultimo giorno di festa, ovvero l’Epifania. Perché festeggiamo la befana? Quando ha inizio la tradizione? Si sa, l’Epifania tutte le feste si porta via… purtroppo!
Noi festeggiamo il 6 Gennaio l’Epifania, che coincide con il giorno in cui i Re Magi fecero visita a Gesù Bambino.
Dunque, la ricorrenza ha origini del tutto cristiane. Tuttavia, nel corso del tempo, come per ogni tradizione, le cose sono cambiate. Oggi, abbiamo la festa della Befana, che porta le calze piene di dolci e di carbone ai bambini.
Purtroppo, ricostruire l’intera storia di questa festa non è così facile. Sì, sembra che abbia origini del tutto cristiane, ma potrebbe essersi mescolata con altre leggende pagane.
Che cosa significa l’Epifania? Quali sono le leggende?
Se osserviamo l’origine della parola Epifàneia, la troviamo in una delle leggende del XII secolo, poi rivisitata in chiave cristiana. Il termine greco di questa parola si traduce con “apparizione”, ovvero una manifestazione spirituale. Dunque, questo ci riporterebbe alla tradizionale venuta dei Re Magi per la nascita di Cristo.
Non è ben chiaro come, in seguito, poi la cosa si sia trasformata quasi in una festa goliardica. Le befane vengono rappresentate come vecchie streghe, vestite di stracci unti, che portano gli occhiali e cavalcano la tradizionale scopa stregata!
Allo stesso tempo, le befane non portano solo i dolci, ma anche il carbone. Quest’ultimo potrebbe simboleggiare il rogo con cui migliaia di donne sono state bruciate, perché erano state definite delle streghe. Una storia, una leggenda, che si mescola con altre storie e leggende, senza averne una precisa.
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