Quando si accendono i riscaldamenti? E’ questa una delle domande più diffuse che ogni anno si pongono le persone. Con l’arrivo delle giornate fredde, in tanti si chiedono dunque quando verranno accessi i riscaldamenti. Logicamente tale quesito non va a coinvolgere chi ha una casa o impianto autonomo, ma solamente per coloro che abitano in condomini e palazzine dove il riscaldamento viene accesso per un tot di tempo in base alla zona di appartenenza. Ogni località d’Italia ha limitazioni ben specifiche: per questa semplice motivazione la legge ha preso in considerazione 6 zone climatiche che hanno date differenti di spegnimento e accensione. Cerchiamo di capirne di più ma solo dopo aver fatto la giusta manutenzione ai nostri impianti.

Accensione riscaldamento 2019: le zone climatiche

Prendendo in considerazione il Decreto del Presidente della Repubblica numero 412 del 26 agosto del 1993 è la norma che ha stabilito le limitazioni e i vari criteri di uso di qualsiasi impianto di riscaldamento nel nostro paese. Analizzando al meglio la disposizione in questione ha diviso il nostro paese in 6 zone climatiche ognuna delle quali ha orari e periodo di accensioni specifici durante tutto l’anno.

Entrando nello specifico, per poter definire le diverse zone è stata usata come unità di misura il grado giorno, che va ad indicare la somma – estesa a tutti i giorni dell’anno – delle differenze tra temperatura interna agli edifici, stabilita ugualmente per convezione, e temperatura media percepita esternamente.

Il funzionamento è un gioco da ragazzi: l’unità di misura consente di trovare le zone maggiormente più fredde, più alto sarà il dato dei gradi giorno e ovviamente più lungo sarà possibile tenere accesi i riscaldamenti.

Da sottolineare, inoltre che durante il consueto periodo di accensione dei riscaldamenti, la temperatura di un qualunque ambiente dei singoli edifici viene stabilita intorno ai 20-21 gradi, con max due gradi di tolleranza. In conclusione, solamente in caso si verifichino eventi climarici straordinari, il sindado di ogni Comune se lo ritenesse veramente utile e necessario, può fissare come meglio crede nuove scadenze in base alle necessità della località in questione.