Quando chiudiamo un cassetto o un’anta dei mobili di casa, quasi sempre si muovono alla velocità che gli imprimiamo e poi questa rallenta durante la fase di chiusura.

Questo procedimento è dovuto alle cerniere ammortizzate che operano in maniera automatica indipendentemente dalla forza che esercitiamo nel componente o dal peso del componente stesso. Si possono tranquillamente montare in autonomia con un po’ di lavoro di bricolage e di manualità.

I mobili più moderni hanno già queste cerniere

I mobili più moderni hanno già queste cerniere ammortizzate montate su di essi, oppure possiamo decidere di montare le cerniere ammortizzate delle ante in un secondo momento.

È facile montarle anche da soli: basta sapere che le cerniere sono composte da una parte fissa incassata e una parte completamente regolabile in tutte le direzioni. Quindi basterà avvitare le rispettive viti sul lato fisso, accoppiando poi lo sportello all’armadio (o al pensile).

In ferramenta esistono tante cerniere, di solito in metallo, acciaio nichelato o bicromico, acciaio inox, ottone e sono composte di tre parti:

perno
due alette o piastrine

Dato che esistono diversi modelli di cerniere fra cui scegliere, è bene avere un criterio per sapere quale farà al caso proprio:

supporto: che determina il fissaggio della cerniera. Su legno, materiale di cui di solito è fatta un’anta, meglio preferire una cerniera da avvitare
il luogo del fissaggio: in questo caso, se si tratta di un mobile che sta all’interno, non sarà necessario l’acciaio inossidabile (come nel caso di un mobile da esterno)
proprietà meccaniche della cerniera, quindi la parte da incernierare e la capacità della cerniera. Per l’anta di un mobile andranno bene anche le cerniere in ottone perché riescono a sopportare quel dato peso (non riuscirebbero a sopportare invece il peso di una porta)
il tipo di posa, scegliendo fra le cerniere ad applicazione o ad incasso (per un’anta di un mobile vanno bene le cerniere a scodellino ovvero quelle composte da due parti: lo scodellino che va inserito in uno scasso praticato nell’anta, e il braccio snodato che va fissato al fianco interno del mobile).