Sin dai tempi più antichi, il corpo umano è stato di grande ispirazione per pittori e scultori di tutto il mondo e gli ha permesso di creare delle opere che, in alcuni casi, sono diventate davvero iconiche.

Nell’articolo di oggi ti parliamo di alcuni dei capolavori più famosi che ritraggono il corpo umano, in parte o nella sua interezza, e che ricoprono un ruolo importante nella carriera dell’artista che li ha concepiti.

I genitali

Dall’antichità fino a oggi, i genitali maschili e femminili sono sempre stati una delle parti del corpo che più attira l’interesse degli esseri umani e non è certo un caso: proprio a loro dobbiamo la possibilità di continuare la nostra specie!

L’Haesindang Park, situato nella località di Sinnam, in Corea del Sud, è un grande territorio verde che pullula di statue in legno, marmo, pietra e acciaio che hanno un soggetto in comune: il pene. Secondo un’antica leggenda, queste statue furono erette per placare lo spirito di una giovane sposa della zona che morì prima di poter consumare il matrimonio, la cui ira faceva scarseggiare il cibo.

E se l’organo maschile è simbolo di fertilità, quello femminile è addirittura “l’origine del mondo”. Così ci insegna l’omonimo quadro di Gustave Courbet esposto a Parigi nel Museo d’Orsay che ritrae una vulva nuda in primo piano.

Lo stesso significato è impresso nelle 32 tonnellate di marmo rosso di Verona che danno vita alla Pi-Chacán: una scultura dell’artista peruviano Fernando de la Jara esposta a Tübingen, in Germania. Quest’opera divenne famosa quando qualche anno fa un turista si incastrò in questa enorme vagina finta per fare una foto.

Leonardo e Michelangelo

Leonardo da Vinci è famoso per i suoi studi anatomici e ci ha regalato alcuni dei disegni che meglio rappresentano alcune parti del corpo umano, come i muscoli delle braccia o le dita della mano. Uno su tutti: l’uomo vitruviano, diventato un vero simbolo dell’arte rinascimentale.

In questo disegno vengono mostrate le proporzioni ideali del corpo umano inserite all’interno delle due figure geometriche che, al tempo, venivano considerate perfette: il cerchio (simbolo del cielo) e il quadrato (rappresentava la terra).

Si tratta davvero di un’opera senza tempo che, ancora oggi, viene stampata in varie dimensioni e usata per abbellire le pareti di case, locali e appartamenti.

Anche Michelangelo Buonarroti è celebre per la realisticità con cui riusciva a rappresentare la fluidità del corpo umano scolpendola nel freddo e duro marmo bianco. Statue come il David e la Pietà sono opere indiscusse di arte anatomica.

Il cuore

Probabilmente proprio per la sua funzione vitale all’interno del nostro organismo, il cuore è visto da sempre come lo scrigno dei sentimenti, la casa dell’anima e viene usato dagli artisti in forma diversa per esprimere i propri stati d’animo.

Nel famoso quadro di Keith Haring, realizzato nel 1982, il cuore è rappresentato nella classica forma stilizzata e fa da sfondo a due uomini che ballano, diventando così simbolo di felicità e amore e un manifesto contro i pregiudizi.

Stesso vale per Ballerina II di Joan Miró, risalente al 1925. In questo quadro, il pittore, scultore e ceramista spagnolo, uno dei massimi esponenti del surrealismo, mostra in maniera astratta e simbolica le sue emozioni durante l’incontro con una ballerina a Barcellona.

Al contrario, nel suo dipinto Las dos Frida (Le due Frida) la pittrice messicana Frida Kahlo ritrae il cuore in maniera realistica e si dipinge sdoppiata per raffigurare il suo dolore dopo il divorzio dal marito Diego. Questo quadro, uno dei più celebri dell’artista, è stato realizzato nel 1939 ed è conservato al Museo d’Arte Moderno di Città del Messico.