Disporre di un giardino nel quale trascorrere lunghe ore in totale relax è una gran fortuna, ma per goderne al massimo è molto importante prendersene cura nel modo giusto.

Chi non ha tempo o voglia di dedicare qualche ora alla settimana alla cura del prato può rivolgersi a dei giardinieri professionisti, i quali, dietro compenso, si occuperanno di tutte le operazioni utili per mantenerlo bello e in salute.

Se invece si è appassionati di giardinaggio, sarà necessario procurarsi tutti gli attrezzi utili per prendersene cura in prima persona. Tra questi, oltre a zappe, rastrelli e tosaerba, non dovrà mancare l’arieggiatore.

A che cosa serve

Dalle foglie secche ai licheni, passando per pietrisco e residui di altra natura, sono molti gli elementi che, se non rimossi, possono rallentare la crescita della vegetazione, arrivando addirittura a soffocarla e ucciderla.

Affinché l’erba cresca forte e rigogliosa, e il terreno riesca ad assorbire senza difficoltà l’acqua e a cedere alle radici tutte le sostanze nutritive di cui hanno bisogno, è fondamentale eliminare con una certa regolarità tutti i detriti che si accumulano sulla superficie.

Per fare questo, è possibile ricorrere proprio all’arieggiatore, un piccolo macchinario che, passato semplicemente sul terreno, lo libera e lo mantiene in salute, regalando all’erba tutto lo spazio di cui ha bisogno.

Che differenza c’è tra l’arieggiatore e lo scarificatore

Quando ci si appresta ad acquistare un arieggiatore per il prato online sugli e-commerce specializzati nel settore giardino, ci si trova immancabilmente di fronte a un dubbio: arieggiatore e scarificatore sono la stessa cosa?

All’apparenza infatti i due macchinari appaiono del tutto identici, almeno agli occhi dei meno esperti. In realtà, benché entrambi consentano di eliminare il feltro dal manto erboso, svolgono il lavoro in modo diverso e si adattano a situazioni differenti.

L’arieggiatore elimina i detriti in modo superficiale, senza entrare in profondità nel terreno e, proprio per questo motivo, può essere utilizzato con una certa frequenza per mantenere il prato sano e pulito.

Al contrario, lo scarificatore agisce in profondità nel terreno e aiuta non solo a liberare la superficie del terreno, ma anche a ossigenare il terreno e a mantenerlo morbido e fertile, adatto ad ospitare dell’erba rigogliosa. Proprio a causa di questa sua azione, in un certo senso invasiva, lo scarificatore non deve essere usato più di una o due volte all’anno, in quanto si correrebbe il rischio di arrecare danni alle radici.

Principali tipologie di arieggiatori

In commercio si trovano diversi tipi di arieggiatore, ognuno adatto a specifici contesti, utilizzi e situazioni. In particolare, è possibile effettuare due distinzioni, la prima basata sull’azionamento e la seconda sull’attuatore.

Per quanto riguarda l’azionamento, si hanno arieggiatori per prato:

manuali: si tratta di attrezzi dall’aspetto simile a quello dei rastrelli, talvolta dotati di ruote e adatti a terreni non troppo estesi e privi di irregolarità. Dovendo essere spinti manualmente lungo il terreno, richiedono resistenza fisica. Tuttavia offrono il vantaggio di avere un prezzo decisamente contenuto;
elettrici: questo tipo di arieggiatore è dotato di un piccolo motore alimentato a corrente elettrica. A seconda del modello scelto, potrà essere dotato di filo o di batteria ricaricabile. Ideale per terreni di medie dimensioni, richiede minore sforzo fisico rispetto al precedente ed è la tipologia più diffusa;
traino: si tratta di un modello senza motore, che, diversamente dal tipo manuale, deve essere agganciato a un piccolo trattore e, proprio per questo motivo, è ideale per terreni piuttosto estesi;
scoppio: gli arieggiatori prato con motore a scoppio hanno dimensioni più grandi, costi superiori e sono adatti a terreni estesi. Potenti e in grado di offrire ottime prestazioni, richiedono una notevole manutenzione.

L’attuatore può invece essere:

a molle: agisce esclusivamente sulla superficie del terreno ed è adatto a un utilizzo frequente, in quanto dà il meglio di sé in presenza di poco feltro;
a lame fisse o mobili: queste lavorano più in profondità e permettono di effettuare la scarificatura.

Quali caratteristiche valutare prima dell’acquisto

Per scegliere con sicurezza l’arieggiatore più adatto all’utilizzo effettivo che se ne dovrà fare, è necessario prendere in considerazione una serie di caratteristiche.

In particolare, si dovranno valutare:

le dimensioni del terreno da trattare: mentre per un terreno di dimensioni inferiori ai 100mq è sufficiente un macchinario manuale, terreni di dimensioni medie richiederanno un arieggiatore elettrico o a traino, mentre quelli più estesi potranno essere trattati con modelli a traino o a scoppio;
le caratteristiche del terreno: un terreno regolare può essere lavorato anche manualmente o con un macchinario dotato di bassa potenza, mentre al crescere delle irregolarità sarà meglio optare per macchinari elettrici o a scoppio via via più potenti;

il budget a disposizione: questo fattore influenza notevolmente la scelta dello strumento che ci si potrà procurare. Chi desidera spendere poco, potrà puntare su attrezzi manuali, ma anche elettrici e a traino non professionali, mentre chi dispone di un budget elevato può puntare su macchinari professionali o su arieggiatori a scoppio.