Il botulino è un batterio anaerobico che può contaminare gli alimenti ed essere dannoso per la salute umana. È un batterio che riesce a sopravvivere anche un secolo nell’ambiente, perché forma una spora in grado di resistere a tutto.

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Produce la tossina botulinica

Produce la tossina botulinica che agisce sui muscoli e gli impedisce di contrarsi. Il problema è che le tossine prodotte da questo batterio possono ritrovarsi in diversi alimenti come carne e pesce in scatola, nei salumi, nelle conserve e nei vegetali conservati sott’olio o sott’aceto.

Attenzione anche ai prodotti alimentari casalinghi che molto spesso vengono preparati senza adottare i giusti comportamenti igienico-sanitari. Ci si accorge che c’è botulino nell’alimento perché il coperchio appare rigonfiato, oppure ci sono delle alterazioni come irrancidimento, muffe, rammollimento.

Il problema è che, a volte, dall’aspetto della conserva non si riesce a capire che c’è il botulino (è il caso ad esempio del miele) e quindi il vero pericolo è nascosto in queste casistiche.

Infatti, l’ingestione di cibo con il botulino può causare un’intossicazione (botulismo) che, dopo un periodo di incubazione (12-48 ore fino a 8 giorni nei casi eccezionali) fa comparire dei sintomi come nausea, vomito, diarrea, dolori muscolari, e possibili problemi neurologici, secchezza delle fauci e delle vie respiratorie, alterazioni visive, disturbi della fonazione e della deglutizione; nei casi più gravi porta anche paralisi respiratoria e asfissia.

Per sconfiggere il botulino

Per sconfiggere il botulino bisogna adottare delle regole durante la preparazione e la conservazione dei cibi: la tossina è inattivata dal calore, dall’ossigeno e dall’acidità, quindi il rischio di intossicazione può essere abbattuto portando ad ebollizione gli alimenti a rischio per almeno dieci minuti prima del loro consumo.

Inoltre, prima del consumo di una conserva è importante ripastorizzare il vasetto chiuso (80°C per almeno 20/30 minuti) o farne bollire il contenuto prima di consumarlo.
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