Fra i vari sistemi di riscaldamento c’è anche la stufa economica che però non è solo una stufa in quanto consente non solo di riscaldare gli ambienti utilizzando legna ma anche di cucinare sia sul ripiano che sul forno e di produrre acqua sanitaria.

È una stufa che si sceglie soprattutto nelle seconde case, ad esempio quelle di campagna o di montagna, proprio perché permette di scaldare gli ambienti e risparmiare sui consumi.

Proprio per questo scopo è nata nell’‘800 ed è stata utilizzata fino agli anni ’60.

Anche dal punto di vista estetico non è una scelta banale: esistono diverse tipologie, ad esempio in ghisa, maiolica, rustica, elegante e così via. Una scelta intelligente che differenzia dai camini proprio per le sue funzionalità.

Di solito sono strutturate con tre sportelli:

sportello focolare in cui inserire la legna
sportello di regolazione dell’aria per aumentare o diminuire la velocità di combustione
sportello dove si raccoglie la cenere

Sulla destra c’è inoltre un altro sportello che è il piccolo forno e ancora sotto c’è lo scaldavivande per tenere al caldo i cibi e asciugare la legna che poi andrà nel braciere.

Il piano in ghisa invece permette la cottura del cibo e su questo ci sono due o tre aperture circolari chiuse da anelli concentrici che, man mano che si tolgono, permettono di appoggiare direttamente sulla fiamma pentole o padelle per la cottura.

Fra i vantaggi della stufa economica c’è quello di disperdere pochissimo calore: a differenza di un camino che permette di diffondere solo il 15% circa di calore, la stufa ne diffonde il 60%.

Altri vantaggi sono che le stufe economiche sono considerate a livello legislativo adatte per la cottura dei cibi; sono inoltre omologate secondo la En 12815 e non necessitano della certificazione di installazione.

Possono essere accese tutto il giorno per tutto l’anno e non sono vincolate alla verifica annuale.
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