Il botulino è un batterio che può originare nelle conserve casalinghe che si preparano e che può essere molto pericoloso in quanto porta all’intossicazione definita “botulismo”.
Nei prodotti industriali
Di solito nei prodotti industriali non c’è pericolo proprio perché ci sono molti processi di sterilizzazione, ma la stessa cosa non si può dire per le preparazioni casalinghe. Infatti, la bollitura casalinga non è sufficiente a eliminare le spore del botulino (ma sarebbe consigliata una bollitura lunga di almeno una decina di ore).
La formazione di botulino nelle conserve non è sempre facilmente riconoscibile perché il più delle volte gli alimenti non sono alterati nell’aspetto e nel sapore.
Però, se ci sono rigonfiamenti delle confezioni, sversamento di liquidi, odore rancido (provocato dall’acido butirrico prodotto dal batterio), colore e consistenza diverse da quella che gli alimenti dovrebbero avere, allora sicuramente si sarà dinnanzi a botulino.
In questo caso, non consumare e conservare oltre il prodotto perché è altamente tossico. I danni per la salute umana sono molteplici, nel caso in cui si consumasse un prodotto con il botulino.
L’ingestione dei cibi alterati
L’ingestione dei cibi alterati da questo batterio provoca, dopo un periodo di incubazione che può andare dalle 12 alle 48 ore fino agli 8 giorni, dei sintomi di cui il più tipico è la paralisi flaccida, che dai muscoli della testa si protrae verso il resto dell’organismo.
Altri sintomi sono: nausea, vomito, diarrea, dolori muscolari, problemi neurologici, secchezza delle fauci e delle vie respiratorie, alterazioni visive, disturbi della fonazione e della deglutizione.
Nei casi più gravi può esserci anche paralisi respiratoria e asfissia (o in genere può avvenire il blocco dei muscoli dell’apparato respiratorio).
Comunque, nonostante la malattia possa essere mortale, se diagnosticata in tempo si risolve in un periodo di tempo che può andare da poche settimane a qualche mese.
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