Il termocamino è un vero e proprio camino che però ha come differenza quello di presentare uno sportello di vetro termico che genera una camera chiusa, incrementandone l’efficienza.
Proprio la trasparenza di questo vetro permette di irradiare il calore e di poter vedere il fuoco all’interno che scoppietta.
Il termocamino si differenzia da quello tradizionale per la sua struttura:
- focolare, dove c’è il fuoco vero e proprio e avviene il processo di combustione
- cappa, dove vengono convogliati i fumi prodotti dalla combustione
- canna fumaria, dove vengono raccolti i fumi che poi usciranno dal comignolo.
Scegliere un termocamino vuol dire risparmiare energia perché si possono riscaldare contemporaneamente più ambienti. Inoltre vuol dire anche fare una scelta rispettosa dell’ambiente dato che come combustibile si utilizzerà o la legna o i pallet.
Quindi da una parte si risparmia e si riscalda l’ambiente in modo omogeneo e dall’altra si avrà anche un camino bello da vedere, tenendo conto che ce ne sono di diverse tipologie e realizzati in diversi materiali per adattarli a tutti gli stili di casa.
Come ultimo aspetto poi c’è anche la facilità di utilizzo e manutenzione rispetto ai camini tradizionali. L’unica pulizia “straordinaria” da effettuare è quella della canna fumaria, almeno una volta l’anno, ad opera di personale specializzato.
Per il resto, per mantenere l’efficienza del termocamino nel tempo è bene pulire il vetro quotidianamente con una spugnetta e dell’acqua, eliminare la cenere che si sarà depositata (almeno ogni due o tre giorni) utilizzando scopa e secchiello.
Dopo tutti questi aspetti positivi, però, c’è da considerare quello che forse frena la maggior parte delle persone dall’installare un termocamino in casa: l’elevato costo per l’acquisto.
Anche se questo è vero, i costi per l’acquisto di un termocamino vengono ammortizzati una volta che l’impianto è stato messo in funzione, grazie al risparmio di energia che comporta ed anche al risparmio in bolletta.
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