Le piante in casa devono essere curate con pazienza, soprattutto durante l’inverno quando si iniziano ad accendere i termosifoni, perché soffrono il caldo e gli sbalzi climatici. Di solito la temperatura a cui devono essere esposte non deve superare i 20° (ma in casa ovviamente si arriva anche oltre i 20° quando si accendono i termosifoni) e non deve scendere sotto i 15°.

Le piante che possono stare vicino ai termosifoni

Alcune piante come il ficus benjamin, il tronchetto della felicità, la kenzia, possono essere posizionate vicino i termosifoni perché non soffrono il caldo.

Ma altre piante vanno protette dal calore dei termosifoni e quindi bisogna fare attenzione a dove le si posiziona. Si tratta ad esempio dell’anturio, del spatifillo, dell’azalea perché il caldo fa annerire le foglie e quindi, oltre a tenerle lontane dai caloriferi, bisogna tenerle anche alte e sollevate dal pavimento.

Per le piante piccole, invece, non c’è una regola fissa perché ad esempio l’orchidea ama il caldo, ma le piante grasse o le begonie odiano gli ambienti secchi.

Inoltre, quando i termosifoni sono accesi, dato che proprio l’aria diventa più secca, anche la terra all’interno dei vasi tende ad asciugarsi. Per questo, tastare la terra e se ci si accorge che è secca, chiara e polverosa, innaffiarla.

Anche le foglie non sopportano il caldo e vanno nebulizzate almeno tre volte a settimana.

Non solo caldo: le piante soffrono anche gli sbalzi climatici oppure il freddo!

Quindi attenzione a spifferi e colpi d’aria fredda: meglio non posizionare le piante vicino le finestre perché quando si aprono per far arieggiare, il freddo invernale potrebbe nuocere loro.

Una soluzione può essere quella di porre il vaso della pianta all’interno di un cache-pot più grande e riempire gli spazi vuoti con del polistirolo espanso per creare isolamento.

Inoltre, mettere dei paraspifferi alle finestre così da evitare la dispersione del calore ed impedire al freddo di entrare.