Piscina casalinga fuori terra, servono i permessi?  


Piscina




È arrivata l’estate e magari ci si sposta nelle case vacanza oppure si ha un giardino in cui viene voglia di installare una piscina. Tra le più acquistate ci sono le piscine in gomma sia per il costo che per una questione di manutenzione.

Di solito si può optare per piscine casalinghe fuori terra: ne esistono di diverse forme e dimensioni. Le piscine sono un ottimo modo per far divertire i bambini quando non ci si può recare al mare oppure per rilassarsi e rinfrescarsi durante le calde giornate estive.

Se si vuole installare una piscina fuori terra, uno dei vantaggi è che non ci sono iter burocratici da seguire per ottenere dei permessi edilizi per la costruzione (indispensabili invece per la piscina interrata).

C’è però da dire che, stando al Testo Unico dell’Edilizia, “il permesso di costruire è necessario per tutti gli interventi di nuova costruzione che comportano una trasformazione edilizia e urbanistica del territorio”.




Quindi nel caso di piscine casalinghe fuori terra, bisogna fare attenzione a questo aspetto e cioè verificare che non ci siano trasformazioni permanenti del suolo. Si può concludere che i permessi, in linea di massima, non sono necessari anche se bisognerà considerare alcuni aspetti per esserne più sicuri:

  • dove la piscina sarà installata
  • le sue dimensioni
  • la necessità di eseguire dei lavori sul suolo dove viene posata

Nel dubbio, meglio rivolgersi agli uffici tecnici del Comune di appartenenza. Discorso a parte invece per le piscine interrate che invece richiedono necessariamente il rilascio di alcuni permessi come:

  • il permesso di costruire: questo va richiesto quando il volume da realizzare è superiore al 20% di quello dell’edificio principale, oppure quando le norme tecniche degli strumenti urbanistici considerano gli interventi pertinenziali “interventi di nuova costruzione“, per il particolare pregio ambientale della zona
  • Denuncia Inizio Attività: se la realizzazione della piscina è un intervento pertinenziale ed il volume da realizzare non è superiore al 20% del volume dell’edificio principale.

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