Conserve fatte in casa, attenzione al botulino 


Conserve




Molte persone preparano le conserve in casa ma bisogna fare attenzione, quando si consumano, alla presenza del botulino, un batterio anaerobico che può contaminare gli alimenti e rendersi dannoso per la salute umana.

Per evitare che questo si manifesti nelle conserve

Per evitare che questo si manifesti nelle conserve, è importante adottare delle regole durante la preparazione.

  • Avere le mani pulite, così come devono essere pulite la cucina e gli attrezzi che si utilizzeranno;
  • preferire per la conservazione attrezzi e contenitori in metallo;
  • utilizzare ingredienti di qualità: ortaggi e verdure di stagione (meglio se biologici e privi di pesticidi);
  • lavare con cura ortaggi o verdure conservati in frigo;
  • sterilizzare i contenitori;
  • non riempire completamente il vasetto ma lasciare dello spazio vuoto che consentirà la conservazione sotto vuoto della conserva;
  • effettuare la pastorizzazione mettendo i contenitori nell’acqua, all’interno di una pentola chiusa con un coperchio. Far bollire l’acqua, avendo cura che l’ebollizione venga mantenuta in maniera uniforme. Lasciare a bagnomaria bollente da 7 a 11 ore (per gli alimenti acidi varia da 5 a 85 minuti);
  • dopo 12 o 24 ore dalla pastorizzazione, verificare i contenitori preparati, controllando che la chiusura sia ermetica e che sia stato raggiunto il vuoto (non deve sentirsi il click);
  • prima dell’apertura di una conserva è necessario controllare che ci sia ancora il vuoto e l’ermeticità della chiusura, altrimenti evitare di assaggiare la conserva (infatti, se non è presente gas, ma all’apertura il prodotto ha un colore o odore innaturale significa che è alterato).

Seguendo questa procedura quando si preparano le conserve, non si rischierà l’intossicazione da botulino che è molto pericolosa perché può causare sintomi più leggeri ma anche più gravi.

Ad esempio nausea, vomito, diarrea, dolori muscolari, e possibili problemi neurologici, secchezza delle fauci e delle vie respiratorie, alterazioni visive, disturbi della fonazione e della deglutizione.




Nei casi più gravi porta anche paralisi respiratoria e asfissia
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