La cicas è una pianta definitiva “preistorica” in quanto sono stati rinvenuti fossili di questa pianta risalenti a 250 milioni di anni. È una pianta dunque molto resistente che può vivere in casa o all’aperto e sopportare diversi climi, da quelli più rigidi a quelli più miti. Diciamo che insieme a siepi, fiori e ad un prato ben curato il vostro giardino sarà perfetto sotto ogni punto di vista.

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La manutenzione della cicas

Non ha bisogno di particolare manutenzione e cure e quindi è semplice mantenerla in salute con piccoli accorgimenti.

Cresce molto lentamente e ha bisogno di una quantità media di acqua con il terreno sempre drenato.

Un’accortezza è quella di non concimarla in inverno ma cominciare da primavera fino a tutta l’estate utilizzando o un concime liquido da diluire con acqua oppure humus di lombrico, compost o stallatico biologico.

In inverno la la pianta non muore e resta verde ma per il frutto bisogna aspettare il caldo (si tratta di un frutto di color rosso scuro che dura tutta l’estate, mentre il seme viene raccolto tra gennaio e marzo quando il frutto è diventato giallo. In ogni caso il frutto non è commestibile ma è velenoso, soprattutto per gli animali).

Attacco di parassiti come il ragnetto rosso

Questa pianta però soffre dell’attacco di parassiti come il ragnetto rosso e la cocciniglia: ci si accorge che questo è successo quando le foglie diventano gialle o se ci sono delle macchie su foglie e tronco (in questo caso può essere anche dovuto alle tante irrigazioni).

Ancora, le foglie cambieranno colore se c’è carenza di qualche nutriente: se infatti diventano gialle, può essere che ci sia carenza di azoto; se invece virano sul rosso, la carenza sarà di manganese.

Per mantenere in buona salute la cicas è bene offrirle un concime ricco di microelementi durante l’annaffiatura. In ogni caso, per le foglie secche o danneggiate, tagliarle non appena appaiono, vicino al tronco, utilizzando forbici pulite o strappandole con forza, tirando verso il basso.