Chiudere un balcone è un lavoro edilizio che serve proprio per trasformare il balcone in veranda ovvero verandare il balcone.

Molte persone decidono di fare questo per recuperare spazio e contenere degli oggetti ingombranti come elettrodomestici( ad esempio la lavatrice) o ricavare una nuova stanza.

Ancora, si può davvero ricavare una stanza verandando un balcone e quindi è un lavoro che si fa molto spesso nei condomini.

Ma è possibile farlo davvero?

Quali permessi vanno richiesti?

Innanzitutto anche se non è necessario richiedere nessuna autorizzazione al condominio, sarà meglio convocare un’assemblea per verificare che tutti siano d’accordo perché durante i lavori o a lavori ultimati, un condomino potrebbe contestare il tutto e questo potrebbe essere controproducente.

Quindi, meglio chiedere prima il consenso a tutti e soprattutto avere il consenso del proprietario dell’appoggio al balcone del piano superiore, per evitare contestazioni.

Comunque le uniche cose da non dimenticare quando si svolge questo lavoro edile sono di rispettare queste regole:

mantenere il decoro architettonico del fabbricato senza alterare le linee disegnate dal costruttore in origine per non deturparne l’estetica (1122 c.c.). Non solo è importante l’estetica ma anche l’insieme delle linee e delle strutture che connotano il fabbricato stesso e gli imprimono una determinata armonia in virtù dei singoli elementi o delle singole parti dell’edificio
non compromettere la stabilità dell’edificio: quindi è molto importante che ci sia l’elaborato di un tecnico che abbia valutato in anticipo i pesi della costruzione e il bilanciamento degli stessi con la struttura del balcone e del palazzo.

Infine, c’è da sapere anche che, una chiusura del balcone può portare ad una lieve modifica delle tabelle millesimali e quindi ad una richiesta di revisione delle stesse da parte dei condomini.

Compreso questo, chiudere un balcone è un’attività edilizia del tutto fattibile tenendo conto di queste piccole accortezze.