L’ortensia è una pianta che viene coltivata a scopi decorativi: in primavera compaiono le prime foglie e i primi fiori mentre durante la stagione invernale perde le foglie e sfiorisce.

Ma come curare al meglio questa pianta?

L’acqua è molto importante per l’ortensia, quindi è necessario che ogni giorno la riceva; se la pianta si trova in vaso, la quantità di acqua dovrà essere di almeno il doppio rispetto a quando è piantata nel terreno
La pianta sopporta delle temperature fresche che non devono andare oltre i 18° e in estate ha bisogno di refrigerio. Quindi, meglio non esporre le ortensie alla luce diretta del sole (sebbene amino il sole) ma posizionarle alla mezz’ombra o alla luce solare del mattino
Le ortensie hanno bisogno di molto nutrimento come terreno grasso e concime organico e acido. Il concime in particolare deve essere in quantità doppia rispetto a quello che si dà alle altre piante, compatto, non sciolto per evitare ristagni. In questo modo si avranno delle ortensie sane che potranno arrivare anche a 3 metri di altezza e, se potate in modo corretto, produrre una quantità abbondante di fiori

Evitare le potature sbagliate: le ortensie infatti hanno bisogno di potature contenute per rimuovere solo i rami legnosi che hanno prodotto molti fiori, senza togliere invece i rami che devono ancora fiorire.

Meglio limitarsi solo a qualche sforbiciata per migliorare la forma della pianta. La potatura, comunque, va fatta a fine fioritura, ad esempio a febbraio oppure in primavera, prima che arrivi la bella stagione. Per quanto riguarda le Ortensie giovani o in formazioni, evitare totalmente le potature ma rimuovere solo i rami secchi o fragili e i fiori appassiti (iniziare con le potature solo a partire dal terzo anno di vita).

Le ortensie in vaso invece vanno potate a fine estate, tra agosto e settembre
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