I costi per il riscaldamento di questo inverno saranno molto elevati, questo è certo. Può risparmiare qualcosa chi utilizza un riscaldamento a legna o a pellet ma bisognerà tener conto del prezzo del combustibile che si utilizza, la legna in questo caso e che cambia a seconda della scelta tra stufa a legna o camino.

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Rispetto allo scorso inverno

Rispetto allo scorso inverno, per quest’anno i prezzi di vendita della legna sono aumentati in Italia a causa proprio dell’impennata dei costi energetici.

Fra i fattori che incidono sul prezzo della legna c’è anche la distanza tra il luogo di approvvigionamento e quello di distribuzione al dettaglio (quindi bisogna tener conto anche dei costi di trasporto).

Quindi, il costo della legna da ardere può arrivare anche a 20 euro al quintale (per quanto riguarda quella sfusa) a fronte dei 12 euro a quintale dell’anno scorso.

In un bancale, invece, ci sono in genere tra i 6 ed i 7 quintali di legna, con la possibilità di avere uno sconto proprio puntando sulla quantità (questo inverno comunque per 7 quintali di legna sfusi ci vogliono circa 140 euro mentre acquistando un bancale di legna da ardere si possono in genere ottenere dai 20 ai 30 euro di sconto).

La legna che assicura il miglior rendimento

La legna che assicura il miglior rendimento del termocamino o stufa è la legna forte che brucia più lentamente, con fiamme più corte (quercia, leccio, frassino, betulla, rovere, carpine, olmo).

Ma anche faggio (ha buon potere calorico, bruciatura lenta e va bene per ogni tipo di cottura), acacia (è indicata al mantenimento del fuoco visto che brucia lentamente), noce (il suo legno, molto pregiato, è ottimo per la legna da ardere e quando brucia emana un aroma forte e intenso), castagno (aumenta il proprio potere calorico e la propria resa in generale se ben stagionato), pioppo (sempre da prediligere nella fase dell’accensione perché brucia in fretta).
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