La pulizia a vapore è sempre più in voga, in tanti tuttavia si pongono costantemente la domanda su quali siano i consumi di corrente. Il pulitore a vapore ormai è considerato uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa, un supporto a cui difficilmente si rinuncia e che con il passare del tempo è stato in grado di modificare radicalmente il modo di svolgere le pulizie, l’igiene e in particolar modo vivere gli ambienti della propria casa.

In commercio ad oggi ne esistono un’infinità di modelli, per questo la scelta non è delle più facili.

Tabella dei contenuti

Il consumo elettrico della pulizia a vapore

La prima preoccupazione quando si vuole acquistare un pulitore a vapore sono i consumi. Il consumo di elettricità di un prodotto di questo tipo dipende in particolar modo dalla potenza elettrica emanata dallo stesso motore, che di solito varia da modello a modello.

Questo sta a significare che, se la potenza di un pulitore a vapore, ad esempio, ammonta a 2000 watt e lo si utilizza per circa 60 minuti al giorno – di solito comunque il suo utilizzo è meno, o non tutti i giorni -, il suo consumo complessivo sarà di 2 kWh. Se si ipotizza che il prezzo dell’energia elettrica è di 0,30 euro/Kwh, potremo calcolare una spesa al mese di 18 euro e all’anno di 216 euro.

Potete benissimo dedurre voi stesso che il consumo di energia di un pulitore a vapore mediamente potente non è cosi alto come si crede se lo si utilizza ovviamente con moderazione senza abusarne.

Uno sguardo al “verde”

Utilizzare un pulitore di ultima generazione ci permette prima di tutto di avere una livello di igienizzazione molto alto e soprattutto ci aiuta a rispettare l’ambiente. Questo perché quando utilizziamo il vapore non abbiamo bisogno di utilizzare detergenti chimici che puntualmente finiscono nelle fognature e di conseguenze andremmo ad inquinare in maniera maggiore.

Quindi se consigliamo l’utilizzo dei macchinari a vapore per pulire casa? Certamente!