Il forno a microonde è un elettrodomestico molto versatile che permette la cottura veloce, il riscaldamento e lo scongelamento dei cibi, la cottura tradizionale, quella ventilata e la doratura grazie al grill.

Alcuni modelli hanno anche la funzione griglia poiché sono dotati di un piatto antiaderente, oppure la funzione a vapore, per cucinare conservando intatte le proprietà nutritive degli alimenti.

Si tratta dei forni a microonde combinati che dunque hanno tantissimi vantaggi: sono facili da utilizzare e da pulire, occupano poco spazio in cucina e sono anche belli da vedere, hanno molte funzioni per sostituire il forno tradizionale e quindi risparmiare anche sulla bolletta.

Ma quanto consuma in media un forno a microonde?

Per capirlo bisogna guardare la potenza dell’elettrodomestico scelto, misurata in W, e quanto tempo si utilizza (questo è espresso in minuti). Il consumo medio energetico del forno a microonde si aggira sui 1100 W di potenza per produrre 700 W di potenza nelle microonde.

Se però si utilizza il microonde non solo per riscaldare ma anche per cucinare, e quindi utilizzando la funzione grill che comporta l’uso di una resistenza elettrica, l’energia richiesta è maggiore: l’energia assorbita può arrivare fino a 1500 W (quasi i consumi di un forno tradizionale ma comunque inferiori, comportando però un aumento in bolletta).

Di certo scegliere un forno a microonde rispetto all’uso di un forno tradizionale fa risparmiare in quanto quest’ultimo prima di entrare in funzione deve riscaldarsi (ed è anche in questo momento che si consuma).

Ad esempio, se si imposta la temperatura a 180°, nei primi minuti consumeranno circa 800 W, poi dopo un’ora e mezza si arriva a circa 1500 W.

Quindi il consumo medio di un forno elettrico si aggira intorno ai 173 kWh all’anno, mentre quelli del microonde intorno ai 99 kWh.
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