Per montare un barbecue fisso bisogna osservare le distanze stabilite dai regolamenti comunali e, in mancanza di questi, quelle necessarie a preservare il vicino di casa da ogni danno.

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Si possono utilizzare balcone e cortile

Infatti è vero che si possono utilizzare balcone e cortile in piena libertà ma è importante anche non creare disagi ai vicini di casa, non solo per il problema dei fumi ma anche perché deve esserci una certa distanza dal confine.

Per confine non si intende solo quello in senso orizzontale tra proprietà ma anche in senso verticale tra condòmini dello stesso edificio le cui abitazioni si trovano su due piani diversi.

La prima cosa da fare è verificare, presso il proprio Comune, se esistono dei regolamenti edilizi a imporre delle distanze di confine, e nel caso attenersi a questi anche perché il Codice Civile si esprime a riguardo in questo modo: bisogna evitare che i fumi diventino intollerabili ed evitare di utilizzare il barbecue quando c’è vento oppure proprio a ridosso del confine, per non arrecare danno al vicino.

Se manca la distanza dal confine

Se manca la distanza dal confine oppure il regolamento comunale dispone una distanza minima e questa non viene rispettata, è necessario spostare il barbecue. Così come è necessario spostarlo, in assenza di norme locali, quando il barbecue anche solo potenzialmente può comportare dei danni.

La legge stabilisce una presunzione di pericolosità di forni e camini che può essere superata solo dimostrando che non vi è alcun pericolo di “danno alla solidità, salubrità e sicurezza altrui”.

In ogni caso, se ci fosse la distanza dal confine, il barbecue non dovrebbe comunque infastidire il vicino con fumi troppo forti e invadenti, che non devono superare la soglia della normale tollerabilità (va valutata sia l’intensità dell’immissione stessa ma anche la durata e la ripetizione con cui avviene).
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