Fossa biologica, i costi di manutenzione


Fossa biologica




La fossa biologica o pozzo nero serve per l’acculo di sostanze e liquami di scarto ed è essenziale effettuare la sua pulizia periodicamente. In particolare, l’operazione consiste nello svuotarla: questo va fatto almeno ogni anno proprio per garantire il corretto funzionamento di tutto il sistema ed evitare che i residui dei liquami si solidifichino.

La corretta pulizia della fossa biologica

Inoltre, la corretta pulizia della fossa biologica fatta nei tempi giusti, permette di preservarne la sua longevità nel tempo. Non meno importante, più questo sistema è pulito, meno sarà probabile che vengano richiamati animali sporchi come topi o blatte.

Anche la manutenzione è molto importante: bisogna evitare di gettare al suo interno fondi di caffè, carta o assorbenti e soprattutto non utilizzare additivi inadatti. Per eseguire tutte le operazioni di manutenzione e pulizia, bisogna rivolgersi ad una ditta specializzata e le tariffe saranno variabili e terranno sicuramente conto del tipo di intervento che verrà eseguito (di natura chimica, fisica o meccanica).




Inoltre, potrebbe essere richiesto anche un altro intervento che comunque incide sui costi, ovvero quello di verifica dello stato della fossa mediante videoispezione delle tubazioni.

Il costo per la pulizia

In linea di massima, comunque, il costo per la pulizia può andare dai 150 ai 300 euro o comunque avere un costo medio orario di 200 euro circa. Se invece si vuole procedere allo svuotamento della fossa biologica (di solito questo intervento si effettua sul pozzo nero), i costi andranno dai 100 ai 150 euro.

Questa operazione va effettuata quando si sono inseriti (per sbaglio, magari) dei corpi estranei e quindi sarà importante rimuoverli. Si possono richiedere dei preventivi online per questo servizio ma l’essenziale è sempre rivolgersi a ditte specializzate che abbiano tutta la strumentazione adatta per svolgere il lavoro: autospurghi e idropulitrici.

Comunque il costo dell’intervento graverà sul singolo proprietario se si trova in un’abitazione privata (ad esempio una villa) o sull’intero condominio se è un impianto condominiale.

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